Estate tempo libero o da riempire?
Le tanto desiderate vacanze per i bambini e gli adolescenti sono arrivate e quindi sono terminati gli impegni e i ritmi legati alla scuola. Se per loro questa è una gioia, per i genitori spesso questo periodo è l’inizio di alcune difficoltà..
Per chi ha bambini piccoli, il problema è dove e a chi lasciarli mentre si svolgono le proprie attività lavorative; per i figli più grandicelli invece la grande questione è “Cosa gli faccio fare in tutto questo tempo libero?”.
Il punto critico sta nel fatto che, mentre nel periodo scolastico il tempo è ben ritmato da vari impegni ed attività, l’inizio delle vacanze segna l’avvio di un tempo totalmente destrutturato e disimpegnato. E allora il grande nemico per i genitori contro cui combattere è la noia.
E’ difficile sopportare di vedere il proprio figlio che ciondola per casa o di trovarlo stravaccato sul divano mentre con un occhio chiuso e uno aperto si guarda i cartoni animati o, peggio ancora, di saperlo seduto sugli scalini della Chiesa mentre passa ore su ore a chiacchierare di tutto e di nulla con i suoi amici, sempre che questo sia ancora possibile farlo.
La prima cosa da fare è riconoscere che quello della noia è un nostro problema e non il loro: l’estate è per eccellenza il periodo della noia, ma chi ha detto che annoiarsi, almeno un po’, faccia male? Non è questo un modo per recuperare energia, il contatto con se stessi e il proprio corpo, con ritmi di vita più distesi? Un tempo che non è, finalmente, sempre riempito da qualcosa da fare, da attività da svolgere, da impegni da onorare. Un tempo per il tempo e basta. Quindi concediamo un po’ di noia, senza preoccuparci di eliminarla con nuove attività.
Il tempo delle vacanze è inoltre il tempo delle amicizie. Finalmente il tempo a disposizione è tanto: per i più piccoli si apre la possibilità di incontrare i propri amichetti per giocare, mentre per i più grandi, è l’occasione per chiacchierare o per vivere qualche avventura. Gli adulti, rispetto a quest’ultimi, si intromettono in questo loro mondo soprattutto quando le indagini sociologiche evidenziano che parlano di cose “superficiali” e non di tematiche importanti e serie come di politica, di futuro, di solidarietà, ecc. Noi adulti ci dimentichiamo troppo velocemente delle ore passate con i nostri amici a non far assolutamente nulla se non a stare insieme a parlare di sport, amori e feste. Facciamo allora in modo che i più piccoli ritornino ad occupare le strade e le piazze per giocare come vogliono senza la regia degli aduli o che possano incontrasi nelle rispettive casa. Magari fermandosi anche a mangiare insieme e, perchè no, a passare una notte insieme. Per quanto riguarda gli adolescenti, concediamo loro un po’ di tempo e spazio per trovarsi tra coetanei a gustarsi il semplice fatto di stare insieme senza, almeno apparenti, scopi se non quello che questo fa bene.
Una delle cose di cui si lamentano i genitori è lo scarso contributo che i figli danno alla vita domestica, come se loro da piccoli non vedessero l’ora di apparecchiare la tavola o tagliare l’erba del giardino! Se l’hanno fatto è perchè qualcuno gliela chiesto o, spesso, imposto di fare. Bene, le vacanze sono un buon momento per tornare a responsabilizzare i figli, organizzando un semplice sistema di impegni che essi si devono assumere per dare il proprio contributo a casa. Credo che qui vi sia l’imbarazzo della scelta, ma non aspettiamoci cori di giubilo e molta continuità!
Infine le vacanze sono una grande occasione per andarsene di casa, uscire dalla routine e dallo sguardo vigile e spesso “fossilizzato” dei genitori. Ben vengano allora le settimane dai nonni o dagli zii; i campi scuola o campi lavoro che ne esistono per tutte le età e tutti i gusti; per i più grandi, ottima è qualche esperienza lavorativa, quando possibile, ed esperienze di volontariato organizzate da parrocchie, associazioni e cooperative sociali.
Insomma, con un po’ di fantasia e un po’ di tregua, si può passare, tutto sommato, un’estate serena!
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